Viaggio in cucina tra ricordi, esperienze, persone, luoghi.

La semplicità nella Cucina Italiana con la ricerca di materie prime di qualità e provenienti da Agricoltura Biologica e Biodinamica.

Mi piace mangiar bene e condividere la gioia del cibo e dello stare assieme, mi piace fotografare, mi piace la natura con i suoi colori e i fiori, e con le sue stagioni.

Mi piace accogliere, ascoltare, raccontare, voler bene …

continua...

sabato 30 gennaio 2016

ARROSTO di VITELLO con PATATE al forno


L’ARROSTO  DELLA  DOMENICA
Semplice e Buono!


Per la scelta della carne, mi rivolgo al mio bravo macellaio di fiducia. Chiedete informazioni su ciò che mettete in pentola, è importante verificare la provenienza, il tipo di allevamento, insomma l’intera filiera, oppure leggete bene le etichette.  Più chiediamo informazioni ed esigiamo prodotti sani,  più supportiamo e valorizziamo quegli allevatori e coltivatori che lavorano bene, con coscienza, rispetto ed attenzione alla sostenibilità dell’ambiente.

La cottura di questo arrosto è molto semplice, ma richiede almeno 2 ore e ½, quindi basta che vi prendiate per tempo!


Ingredienti (da Agricoltura Biologica):
  • 1 Kg  circa di polpa di vitello (noce o girello); vi consiglio di farvi preparare dal macellaio la carne già legata e pronta per la cottura
  • Rosmarino
  • Timo
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • Olio extra vergine di oliva spremuto a freddo
  • Sale e pepe


Preparazione:
Accendete il forno e portatelo a 180° - mettete nel fondo del forno una ciotolina con dell’acqua, per evitare che durante la cottura la carne si secchi troppo.

Avvolgete in un foglio di carta da forno l’arrosto di vitello assieme a qualche rametto di rosmarino e di timo; chiudetelo a caramella con dello spago da cucina.


Adagiatelo in una pirofila da forno con poco olio d’oliva extra vergine ed infornatelo.

Fatelo cuocere per 50 minuti circa e poi giratelo su se stesso e lasciatelo così per altri 50 minuti. 


Trascorso questo tempo togliete la carta da forno, avendo cura di non scottarvi, e bagnate l’arrosto con ½ bicchiere circa di vino bianco (fate attenzione agli schizzi, quando versate il vino sull’arrosto, perché la pirofila è bollente), salate e pepate;  rimettete l’arrosto in forno a 200° e lasciatelo cuocere per altri 10 minuti, quindi giratelo e finite la cottura con altri 10 minuti circa, finchè avrà preso un colore bello dorato. 



Toglietelo dal forno, tagliatelo a fette; bagnate le fette con il fondo di cottura e servitelo accompagnato con patate al forno e contorni a piacere.


Questo arrosto è buonissimo anche il giorno dopo; potete conservarlo in frigorifero e poi riscaldarlo con un filo di olio o con poco latte.



E … Buon Appetito!

P.S.:  Più avanti arrivano anche le ricette per i carciofi e per le patate e batate al forno, … avete letto bene “batate”, perché quei pezzi arancioni che vedete nelle foto non è zucca!


A presto!

martedì 26 gennaio 2016

BISCOTTI al Cacao Speziati


I cuoricini che allietano

 grandi e piccini

Belli e buoni, Per la colazione, la

 merenda, il tè con le amiche …


Per la scelta degli ingredienti, personalmente utilizzo farine, zucchero di canna, burro, uova, ecc. … provenienti da Agricoltura Biologica.

Ingredienti (da Agricoltura Biologica):
  • 250 g di farina tipo “0”  (io uso farina di Farro da Agricoltura Biologica)
  • 100 g di farina di Mandorle  (in alternativa si possono usare le mandorle pelate e frullate finemente assieme ad una parte dello zucchero)
  • 120 g di zucchero
  • 150 g di burro  (tolto dal frigo almeno un’ora prima e lasciato ammorbidire)
  • 2 tuorli
  • 1 uovo intero
  • 3 cucchiai rasi di cacao amaro
  • ½ cucchiaino scarso di cannella in polvere
  • ½ cucchiaino scarso di zenzero in polvere
  • Una presa di sale


Preparazione:
Per la preparazione dell’impasto si procede come per la pasta frolla.

In una terrina capiente, o se preferite in una spianatoia, versate a fontana la farina setacciata, la farina di mandorle, il cacao amaro, la cannella e lo zenzero in polvere, lo zucchero ed il pizzico di sale; nell’incavo mettete l’uovo ed i tuorli che potete amalgamare con gli altri ingredienti con l’aiuto di una forchetta, unite il burro ammorbidito e a pezzetti. Lavorate il composto il tempo necessario perché gli ingredienti si leghino fra loro e l’impasto diventi omogeneo. Formate una palla, infarinatela leggermente, mettetela in una terrina, copritela con la pellicola trasparente e fatela riposare per almeno mezz’ora in frigorifero.


Accendete il forno, in modo da portarlo alla temperatura di 180° se è statico e a 170° se è ventilato, in questo caso consiglio di mettere sul fondo una ciotolina con dell’acqua, in modo che l’aria calda non secchi troppo i biscotti.

Preparate due teglie da forno rivestite con la carta da forno.


Su un piano di lavoro infarinato o coperto con carta da forno, stendete col mattarello la pasta (dovrete dividere l’impasto in 3-4 pezzi e stenderne uno alla volta) ad uno spessore di circa 5 mm. Con gli stampini per biscotti formate tanti cuori o fiori, o le forme che preferite, ma disponete nelle teglie forme della stessa dimensione in modo che tutti i biscotti cuociano allo stesso modo.


Infornateli e cuoceteli per 10-12 minuti; sfornateli e lasciateli raffreddare qualche minuto prima di porli in un contenitore, possibilmente di porcellana o vetro. 




lunedì 25 gennaio 2016

CAVOLINI di Bruxelles con "Mascarpone" e Curcuma


Una  Gemma  preziosa

I cavolini di BruxellesBrassica oleracea, appartengono alla famiglia dei cavoli. Si chiamano cavolini di Bruxelles, ma sembra che siano originari dell’Italia e che siano stati importati in Belgio dai legionari romani. Sono una verdura tipica della stagione invernale.
Questo cavolo in miniatura racchiude in se un piccolo tesoro di straordinari elementi come sali minerali, tra cui fosforo e ferro, proteine, fibre, acido folico, e vitamine C, A, K e del gruppo B. La vitamina K contenuta è molto utile alla salute delle ossa. Inoltre i cavolini di Bruxelles sono una miniera di antiossidanti, tra cui tiocianati, indoli, zeaxantina, sulforafano e isotiocianati e per questo sono considerati un alimento utile nella prevenzione dei tumori, in particolare di quelli della prostata, del seno e del colon. La zeaxantina, inoltre, protegge la retina degli occhi. Inoltre hanno un’azione benefica sul metabolismo ormonale femminile e gli vengono riconosciute proprietà antianemiche e disintossicanti.

Devono essere grossi poco più di una noce, compatti, sodi e ben chiusi; sono facili e veloci da pulire e da preparare.


Ingredienti (da Agricoltura Biologica) per 4 persone:
  • 500-600 g circa di cavolini
  • 3 cucchiai di "Mascarpone" (formaggio cremoso italiano usato molto per i dolci)
  • 1 scalogno piccolo
  • Peperoncino secco frantumato
  • Curcuma in polvere
  • Acqua calda q.b.
  • Olio extra vergine di oliva spremuto a freddo
  • Sale e pepe


Preparazione:
Pulite i cavolini togliendo le due foglioline esterne e tagliando la base della radice; tagliateli a metà nel senso verticale e lavateli con acqua fredda.
In una padella antiaderente fate ammorbidire in poco olio extra vergine d’oliva lo scalogno tagliato finemente; aggiungete poco peperoncino frantumato (la punta di un cucchiaino, regolatevi in base al tipo di peperoncino che avete), unite quindi i cavolini, salateli e girandoli fate riprendere il bollore; aggiungete poca acqua calda (il fondo della pentola), mettete il coperchio e fate stufare con fiamma bassa per 15 minuti circa; girateli un paio di volte ed aggiungete all’occorrenza poca acqua.


Qualche minuto prima di fine cottura aggiungete il "Mascarpone" e fatelo sciogliere lentamente, deve amalgamarsi con il liquido di cottura rilasciato dai cavolini e formare una cremina, a questo punto aggiungete poco pepe nero ed un terzo di cucchiaino di curcuma in polvere (personalmente la curcuma la uso da molti anni,  per le sue incredibili proprietà benefiche, per il bel colore giallo ocra e per il gradevole aroma, ma come tutte le spezie va dosata, per non storpiare l’equilibrio dei sapori), amalgamate bene il tutto.

E … Buon Appetito!    Antonella

Possibili variazioni:
  • se non avete a disposizione il "Mascarpone", potete usare la panna da cucina.
  • Per i vegani: sostituite il "Mascarpone" con una panna vegetale.



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sabato 16 gennaio 2016

BACCALA' con Pinoli e Zenzero


Sano e Versatile
Per lungo tempo il baccalà è stato sottovalutato poiché considerato cibo per poveri. Da qualche anno è stato rivalutato, grazie alle sue caratteristiche nutritive elevate che ne fanno un alimento sano edapprezzato. Il baccalà deriva da due tipi di merluzzo, il Gadus Morhua dell’Oceano Atlantico, ed il Gadus Macrocephalus dell’Oceano Pacifico. Una volta pescati all’amo vengono subito lavorati e lavati con una salamoia di acqua di mare e ghiaccio e una volta salati vengono messi a stagionare fino ad acquisire le caratteristiche tipiche di odore, colore, sapore e consistenza. Il baccalà, dopo essere stato ammollato in acqua, perde il sale con cui era stato conservato. Il Baccalà è molto ricco in proteine, povero in calorie e povero in grassi, tra i quali si ritrovano in buona percentuale gli acidi grassi polinsaturi omega-3, dal forte potere antiossidante e con effetti positivi sulla pressione sanguigna e sull’abbassamento del livello di colesterolo. E’ ricco di sali minerali (fosforo, calcio, iodio e ferro) e di vitamine (A, E, B1, B2, B3, B6 e C); il suo fegato, inoltre, è una fonte inestimabile di vitamina D. L’elevata quantità di lisina (un aminoacido essenziale) lo rende un pesce molto importante durante la crescita e consigliato anche alle donne in gravidanza per un ottimale sviluppo immunologico e neuropsichico del nascituro.


Ingredienti per  4  persone (da Agricoltura Biologica):
  • 700 g circa di baccalà ammollato
  • 2 cucchiai di pinoli
  • 3 acciughe sott’olio
  • 1 scalogno
  • 1 carota
  • 1 gambo di sedano
  • Prezzemolo
  • ½ bicchiere di vino bianco
  • Zenzero fresco
  • Olio extra vergine di oliva spremuto a freddo
  • Sale e pepe



Preparazione:
Frullate finemente: lo scalogno, la carota, il sedano, il prezzemolo ed i pinoli e soffriggeteli dolcemente in una padella capiente con olio extra vergine d’oliva. Poi aggiungete le acciughe che farete sciogliere ed adagiate il baccalà precedentemente ben lavato con acqua fredda e tagliato a pezzi. Fate cuocere con fiamma abbastanza vivace rigirandolo nel trito di verdure e pinoli per qualche minuto, aggiungete il vino e lasciate andare senza coperchio ancora per qualche minuto. Mettete il sale ed il pepe, abbassate la fiamma al minimo, mettete il coperchio e fate stufare per circa 40 minuti, avendo cura di controllarlo di tanto in tanto, di girare i pezzi di baccalà e, se serve, aggiungere poca acqua calda che terrete pronta in un pentolino a parte. A metà cottura circa aggiungete un pezzetto di zenzero fresco grattugiato finemente. A cottura ultimata potete servire con del buon pane abbrustolito o se preferite con della polenta.

E … Buon Appetito!



Possibile variazione:
a vostro piacere, potete aggiungere, dopo aver sfumato con il vino, qualche filetto di pomodoro pelato.



venerdì 15 gennaio 2016

ORECCHIETTE con Cime di Rapa

Piatto antico della tradizione Pugliese

Veloce – Facile – Gustoso – Vegetariano


Le orecchiette fatte a mano, una ad una dalle abili mani delle donne del Sud, assumo nomi diversi a seconda della località e delle dimensioni ed hanno origini molto antiche!  Immaginate il ruolo delle donne che hanno tramandato nei secoli con maestria questo meraviglioso alimento, di madri in figlie, da nonne a nipoti, ed ancora oggi lo fanno!   Brave!


Le cime di rapa (Brassica campestris, varietà cymosa) appartengono alla famiglia delle Brassicaceae, vengono coltivate prevalentemente in Puglia ed il Basilicata, in autunno ed inverno. Note per le loro proprietà remineralizzanti e disintossicanti, sono anche molto utili in gravidanza perché ricche di acido folico, di calcio, fosforo, ferro  e vitamine, in particolare A, B2 e C. Inoltre, sono ricche di proteine.


Ingredienti (da Agricoltura Biologica) per  4  persone:
  • 400 g circa di Orecchiette - pasta di semola di grano duro  (nel mio caso “Girolomoni”)
  • 400 g circa di Cime di Rapa fresche (4-5 gambi)
  • 3-4 spicchi d’aglio
  • 3-4 acciughe sott’olio
  • Olio extra vergine di oliva spremuto a freddo q.b.
  • Peperoncino q.b.
  • Sale q.b.

Preparazione:
Pulite e lavate bene le cime di rapa avendo cura di togliere le foglie esterne e di lasciare quelle più fresche e morbide ed il fiore; tagliatele quindi in parti ne troppo piccole ne grandi. Nel frattempo mettete a bollire l’acqua, salatela e, quando bolle, buttate le cime di rapa a pezzetti e le orecchiette (un piccolo accorgimento perché le orecchiette non si incollino tra loro è di aggiungere poco olio extra vergine d’oliva. nell’acqua di cottura e mescolarle spesso). Quando hanno ripreso il bollore, abbassate il fuoco e fate cuocere per 8-10 minuti circa.



In una padella capiente mettete poco olio extra vergine d’oliva, le acciughe che farete sciogliere lentamente a fuoco basso e, con l’aiuto di un mestolo di legno, aggiungete  l’aglio (di solito io schiaccio un po’ l’aglio e gli tolgo il germoglio interno, che è quello che crea il maggior problema di alitosi), unite il peperoncino spezzettato (se avete quello in polvere aggiungetelo alla fine). 


Scolate le orecchiette e le cime di rapa e mettetele nella padella con l’olio, le acciughe, l’aglio ed il peperoncino; saltatele per qualche istante amalgamando per bene tutti gli ingredienti,  togliete gli spicchi d’aglio e servitele.


E …  Buon appetito! Antonella


Possibili  variazioni:

a vostro piacere, potete non mettere le acciughe, il risultato sarà comunque gustoso; se non avete il peperoncino potete usare il pepe, preferibilmente in grani, macinato al momento.