Viaggio in cucina tra ricordi, esperienze, persone, luoghi.

La semplicità nella Cucina Italiana con la ricerca di materie prime di qualità e provenienti da Agricoltura Biologica e Biodinamica.

Mi piace mangiar bene e condividere la gioia del cibo e dello stare assieme, mi piace fotografare, mi piace la natura con i suoi colori e i fiori, e con le sue stagioni.

Mi piace accogliere, ascoltare, raccontare, voler bene …

continua...

domenica 31 dicembre 2017

Albero di Natale con Radicchio Tardivo di Treviso e Parmigiano Reggiano Bio di Montagna


Ancora un’idea semplice e veloce: un antipasto sfizioso 
per le Feste ed altre occasioni.
Portiamo in tavola la semplicità e la bontà 
con pochi ingredienti, tipici, sani e buoni.

Ingredienti preferibilmente da Agricoltura Biologica:

Un rotolo di pasta sfoglia rettangolare
1 porro
2 cucchiai di aceto di mele
Acqua q.b.
Olio Extra Vergine di Oliva q.b.
Sale e Pepe q.b.

Preparazione del Radicchio:
1.   Mondate, lavate il porro e tritatelo finemente (la parte bianca).
2.  In una padella antiaderente, mettete dell’olio extra vergine d’oliva, il porro tritato, poco sale grosso da cucina e fate ammorbidire il porro.
3.   Pulite il radicchio,  lavatelo e tagliatelo finemente.
4.   Unite il radicchio al porro.
5. Aggiungete poca acqua, 3 cucchiai di aceto di mele e coprite la pentola.
6.   Fate cuocere il radicchio a fuoco basso per circa 10 minuti.
7. Mettetelo in una ciotola e fatelo raffreddare; se avesse liquido di cottura, cercate di lasciarlo nella pentola.


Accendete il forno ventilato a 180°
Grattugiate il Parmigiano Reggiano
Stendete la pasta sfoglia su un tagliere grande oppure sul tavolo
Con un cucchiaio distribuite uniformemente il radicchio


Cospargete il radicchio con abbondante Parmigiano Reggiano


Aiutandovi con la carta da forno arrotolate su se stessa la pasta sfoglia, 
sul lato più lungo


Con un coltello affilato tagliate il rotolo in tante rotelline di circa 2 cm, 
avendo cura che non si disfino 


Disponete le rotelline su di una teglia ricoperta da un foglio di carta da forno, cercando di creare un alberello di Natale. 


Fate attenzione a non attaccare troppo tra di loro le rotelline perchè rischierebbero di non cuocere bene.

Cospargete l’alberello con altro Parmigiano Reggiano 
ed infornate in un piano medio-basso del forno preriscaldato a 180°.


Per i tempi di cottura, regolatevi in base al vostro forno; 
nel mio sono circa 20 minuti e a metà cottura controllo e giro la teglia, 
in modo che la cottura sia uniforme.
L’alberello deve risultare dorato.


Una volta cotto, toglietelo da forno; fatelo un pochino raffreddare e se volete metterlo in un piatto da portata, spostatelo dalla teglia assieme alla carta da forno, che, una volta sul piatto,  potete ritagliare intorno all’alberello. 


E …  Buon appetito!  Antonella


sabato 30 dicembre 2017

Antipasto di Radicchio Tardivo, Melagrana, Parmigiano Reggiano e Aceto Balsamico di Modena


Veloce e semplice da preparare, ha i colori delle feste.


Colorato, gioioso e leggero!


Con questo connubio di prodotti buoni, sani e stagionali, ho preparato quello che può essere un antipasto, ma volendo anche un piatto unico!


Ingredienti  da Agricoltura Biologica:

Chicchi di Melagrana
Aceto Balsamico di Modena q.b.
Olio extra vergine di oliva spremuto a freddo q.b.
Sale q.b.


Preparazione:

Lavate bene con acqua fredda il Radicchio Tardivo di Treviso, asciugatelo e tagliate le coste in pezzi di 3-4 cm; mettetelo in  una terrina ed unite:
2-3 cucchiai di chicchi di Melagrana ed il Parmigiano Reggiano Bio in scaglie.


Condite con poco  sale,  Aceto Balsamico di Modena 
e Olio Extra Vergine di Oliva.


Impiattate con la vostra creatività e gustate i sapori di questi meravigliosi prodotti! 

E … Buon Appetito!   Antonella



Il Radicchio Tardivo di Treviso – il “Fiore Rosso d’Inverno”

Un po’ di storia di uno dei pregiati
“Fiori d’Inverno” Veneti


Il “Radicchio Rosso di Treviso Tardivo” 
Ha germogli regolari, uniformi e compatti. La costola dorsale bianca risulta piuttosto grossa ed il lembo fogliare è di un colore rosso vinoso intenso, con nervature appena accennate.
Il sapore è leggermente amarognolo, la costa è croccante e le foglie saporite e carnose.


La raccolta e la lavorazione:

Il pregiato “Radicchio Rosso di Treviso Tardivo” è il progenitore delle altre tipologie di radicchio.
La sua lavorazione è articolata e rigorosa:
la raccolta comincia dal mese di novembre; seguono poi tre fasi di lavorazione: la prima è la “Preforzatura”, dove le piante raccolte vengono pulite dalle foglie più esterne e dalla terra residua rimasta ancorata alla radice, poi si formano mazzi da 25-30 piante che tradizionalmente venivano sistemati su due solchi e protetti dalle basse temperature; ora vengono riposti in gabbie retinate, in ambienti con temperatura e umidità idonea alla loro corretta conservazione.
La seconda fase di “Forzatura-imbianchimento”: è fondamentale ed insostituibile , poichè consente di esaltare i pregi organolettici, merceologici ed estetici del “Radicchio Rosso di Treviso tardivo IGP”. I mazzi vengono posti in vasche riempite con 10 – 12 cm di acqua corrente, proveniente dalle falde freatiche, dove sostano per 15-20 giorni, qui i cespi di radicchio formano nuove foglie che mettono in evidenza la colorazione rosso intensa, perdono la consistenza fibrosa, diventano croccanti ed assumono un sapore gradevolmente amarognolo.  Si finisce la lavorazione con la fase di “Finissaggio e Toilettatura”, che consiste nell’asportazione di tutte le foglie esterne più o meno guaste, alla scortecciatura, sagomata e taglio della radice che va accorciata nella misura massima di un terzo della lunghezza del cespo intero di ogni pianta di radicchio.
Ultimata questa fase si procede al confezionamento del prodotto.


venerdì 15 dicembre 2017

Il Farro

Il Farro: forse il più Antico tra i Grani
Il “Farrum” per gli antichi Romani, per secoli è stato il loro alimento base; considerato un bene molto prezioso,  fungeva anche da merce di scambio ed era utilizzato in alcune cerimonie religiose 
come dono propiziatorio agli dei.
Nel rituale del matrimonio la sposa offriva allo sposo un pane o un dolce fatto con la farina di farro, che consumavano insieme.
E’ considerato la più antica tipologia di frumento coltivato.
Sembra che il luogo di origine di questo cereale sia il Medio Oriente, in particolare la Palestina, ed un territorio vicino a quello che ora è l’Iran. Da qui si è poi diffuso in Siria (è citato già nelle opere di Omero) ed in Egitto dove è stato rinvenuto in alcune tombe.

L’ampia diffusione del farro era dovuta al fatto che cresce bene in terreni poveri 
ed è molto resistente al freddo.
E’ stato utilizzato dall’uomo per la propria alimentazione fin dal Neolitico, in particolare il farro piccolo: “Triticum monococcum”, seguito dal farro grande: “Triticum diccocum”.
Nel corso dei secoli ed in particolare dall’inizio del 20° secolo, la coltivazione del farro è andata via  via riducendosi, essendo stata sostituita dal frumento a causa della sua resa maggiore.
Fortunatamente vi è stata una riscoperta di questo prezioso ed antico cereale grazie alle persone che da anni attuano l’agricoltura biologica, o che hanno continuato a preferire l’agricoltura estensiva a quella intensiva. Infatti il farro cresce senza particolari difficoltà su terreni poveri di sostanze nutritive ad un’altezza che va dai 200 ai 1000 metri sul livello del mare e si presta alla valorizzazione delle zone agricole marginali. Si  semina nel periodo autunnale e si raccoglie in estate.  La pianta può raggiungere i 130 cm, presenta una grande spiga contenente chicchi  ovali; uno dei suoi punti di forza è il guscio esterno molto duro e questo rappresenta una valida protezione per il cereale che viene naturalmente preservato dall’attacco dei parassiti e malattie varie.
 Il Farro ci dona preziosi nutrienti:
Buon alleato per l’intestino, il cuore ed i vasi, il Farro è ricco di proteine e di fibre ma povero di grassi, è il cereale con il più basso apporto calorico, pari a 335 chilocalorie per 100 grammi di prodotto, ed è in grado di dare subito una sensazione di sazietà.
E’ una buona fonte di vitamine e sali minerali.
Contiene vitamine dei gruppi A, B, C, E oltre a ferro, calcio, fosforo, sodio, magnesio e potassio.
Un altro punto di forza del farro è il contenuto di selenio e di acido fitico che contrastano l'azione dei radicali liberi, i maggiori responsabili dell’invecchiamento e di tutte le forme di degenerazione cellulare, per esempio i tumori.  Inoltre, grazie all’alta solubilità in acqua, consente al nostro organismo di assorbire più facilmente le sostanze nutritive in esso contenute.
Contiene dei carboidrati con la particolare proprietà di favorire la coagulazione del sangue e di stimolare il sistema immunitario.
Il consumo di farro è considerato utile per ridurre il rischio di aterosclerosi, il rischio cardiovascolare e il rischio di diabete di tipo 2. Il suo elevato contenuto di fibre e di elementi nutritivi benefici contribuisce alla prevenzione di insulino-resistenza, ischemie e obesità; il contenuto di niacina di questo cereale aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo LDL ed aiuta il buon funzionamento del sistema endocrino.
Il farro contiene anche la riboflavina che è una sostanza in grado di ridurre gli attacchi di emicrania.
Le fibre contenute nel farro favoriscono il transito intestinale e la buona salute dell’apparato gastrointestinale, contribuendo all'eliminazione delle scorie.
L’alto contenuto di minerali essenziali come lo zinco, il magnesio, il rame, il fosforo ed il selenio contribuiscono allo sviluppo del tessuto osseo. Consumare regolarmente il farro aiuta quindi anche  a prevenire l’osteoporosi.
 Il farro contiene glutine, quindi non è adatto a chi soffre di celiachia.
Per chi, invece, è allergico alle proteine del grano, potrebbe tollerare le proteine contenute nel farro, che risultano di più facile digeribilità.

giovedì 14 dicembre 2017

Zucca con Parmigiano Reggiano ed Aceto Balsamico di Modena, al profumo di Timo!

Sempre all’insegna della semplicità e della massima cura nella scelta della materie prime di qualità che mi contraddistinguono, ho pensato a questa ricetta con prodotti d’eccellenza dell’Emilia Romagna.

Con pochi e semplici ingredienti, ma straordinari, come il Parmigiano Reggiano Bio diBianca Modenese (Presidio Slow Food) del Caseificio Santa Rita Bio, l’Aceto Balsamico di Modena e la zucca, ho realizzato questa ricetta che può essere un ottimo antipasto o stuzzichino!


Ingredienti  da Agricoltura Biologica:
Zucca  Delica di Modena q.b.
Parmigiano Reggiano Bio (nel mio caso di Bianca Modenese – Presidio Slow Food – Santa Rita Bio Caseificio Soc. 1964)
Aceto Balsamico di Modena
Olio extra vergine di oliva spremuto a freddo q.b.
Rametti di Timo fresco q.b.
2 rametti di Rosmarino fresco
2 foglie di Alloro fresco
Sale e Pepe q.b.


Preparazione:
Lavate ed asciugate la buccia della zucca;
con un coltello togliete la buccia ed i semi della zucca.


Tagliate la polpa in fette regolari dallo spessore di circa un centimetro e mezzo.


In una pirofila da forno mettete Olio extra vergine d’oliva, i rametti di rosmarino, le foglie di alloro e qualche rametto di timo.

Adagiate, quindi, le fette di zucca, salate, pepate e mettete nel forno preriscaldato a 180° per circa 10/15 minuti.


Nel frattempo preparate delle fette sottili di Parmigiano Reggiano; togliete la pirofila dal forno, adagiate sopra ogni fetta di zucca quella di Parmigiano Reggiano, aggiungete delle foglioline di timo ed infornate ancora per qualche minuto.


Quando il Parmigiano Reggiano si sarà ammorbidito, non abbrustolito, toglietela dal forno.


Impiattate e guarnite con qualche goccia di Aceto Balsamico di Modena.


E …  Buon appetito!   Antonella


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martedì 12 dicembre 2017

La Zucca!

Fantastica Zucca!
La zucca è facile e versatile da preparare
e si presta per mille ricette!


Povera di calorie e ricca di nutrienti.

La Zucca appartiene alla famiglia delle Cucurbitacee.
Come tutti gli ortaggi di colore arancione è ricca di caroteni,
sostanze che l’organismo utilizza per la produzione di vitamina A
e che hanno proprietà antiossidanti ed antinfiammatorie.
Contiene molti minerali e vitamine, tra cui calcio, potassio, sodio,
magnesio, fosforo, vitamina E; contiene inoltre fibre ed aminoacidi .
Alla zucca vengono riconosciute proprietà diuretiche e calmanti.
I semi di zucca sono ricchi di proteine e contengono cucurbitina,
una sostanza che aiuta a proteggere la prostata e a contrastare
patologie dell’apparato urinario maschile e femminile;
aiutano, infatti, anche a prevenire la cistite.





mercoledì 8 novembre 2017

Vivere secondo i principi di un’etica della Terra.

Oggi vi propongo una riflessione:

ci è stata donata una terra meravigliosa, 
e noi ne siamo i custodi!
Non ce n’è una di scorta!
Abbiamo una grande responsabilità verso i nostri figli 
e le generazioni future.
Cito le parole di un indiano d’America:
“Si deve vivere secondo i principi di un’etica della terra.
L’alternativa è che non si vivrà più”
Scott Momaday – Kiowa
Il nostro agire e le nostre scelte quotidiane sono fondamentali per preservare e curare la terra: sprecare  meno, produrre meno spazzatura, inquinare di meno, interessarci sulla provenienza, sulla modalità di produzione e sulla qualità di ciò che acquistiamo!

Iniziamo da piccole cose, non è così difficile: basta pensare che non ci è tutto dovuto; consideriamo ad esempio l’acqua: siamo abituati ad aprire il rubinetto ed a farla uscire in abbondanza. Proviamo a pensare che l’acqua è essenziale per la nostra vita e che non è un bene inesauribile:  cosa ci succederebbe se un giorno non dovesse più uscire o se dovesse essere inquinata come già in altri luoghi non molto distanti da noi? 
Concludo con la saggezza di un altro indiano d’America:
“Tutte le cose sono collegate.
Tutto ciò che accade alla terra, accade anche ai figli della terra.”
Capo Seattle – Capo Duwamish

A presto!   Antonella


giovedì 19 ottobre 2017

Tagliatelle “Prato Fiorito”

Il clima di questi giorni è di fine estate eppure siamo già in autunno!
Sole e caldo ci regalano giornate davvero piacevoli.
I balconi ed i giardini sono ancora fioriti ed anche nei prati vi sono ancora fiori spontanei.
Fin da bambina mi facevo incantare dalla meraviglia dei 
fiori dai mille colori!
Ricordo che quando abitavo sulla collina, facevo lunghe passeggiate tra i filari delle viti o nel bosco ed adoravo raccogliere i fiori e scoprirne sempre di nuovi!
Ispirandomi a questa mia passione ho pensato alla ricette delle tagliatelle semintegrali “Prato Fiorito”.
Le zucchine sono ancora di stagione e conviene approfittarne 
prima che arrivi il freddo.

Pochi e semplici ingredienti!

Ingredienti  (da Agricoltura Biologica) per  4  persone:
-  400  g  di Tagliatelle Semintegrali – pasta di semola di grano duro  - nel  mio caso 
    “Girolomoni”
-  Una tazza abbondante di Parmigiano Reggiano grattugiato Biologico  – nel mio caso  
   “Santa Rita Bio Caseificio Sociale 1964”
-  400 g circa – 4 zucchine fresche di media grandezza
-  2 porri
-  ½ tazza di petali di fiori secchi commestibili (si trovano facilmente in erboristeria o negozi Bio)
-  3-4 foglioline di mentuccia o menta fresca
-  Prezzemolo q.b.
-  Olio extra vergine di oliva spremuto a freddo q.b.
-  Peperoncino in scaglie q.b.
-  Sale q.b.
Preparazione:
  • Mettete sul fuoco una pentola con abbondante acqua e portate ad ebollizione.
  • In una padella capiente mettete poco  olio extra vergine d’oliva, unite  i porri (la parte più tenera) tagliati finemente, aggiungete anche qualche pezzettino di peperoncino e pochi grani di sale grosso, coprite e fate cuocere con fiamma bassa per cinque minuti circa; se necessario aggiungete poca acqua calda.
  • Pulite e lavate le zucchine, tagliatele a pezzetti ed unitele ai porri.
  • Mescolate, aggiungete ancora qualche cucchiaio di acqua calda, regolate di sale, coprite e lasciate cuocere 6-7 minuti.
  • Nel frattempo l’acqua avrà raggiunto il bollore: salatela e buttate le  Tagliatelle semintegrali; portatele a cottura al dente (4 minuti). 
  • Lavate il prezzemolo e la "mentuccia" (o la menta), fatene un trito, aggiungetelo alle zucchine;
  • unite ancora qualche cucchiaio di acqua di cottura della pasta in modo che le zucchine risultino abbastanza acquose.

A fine cottura delle zucchine aggiungete 2 cucchiai colmi di petali di fiori commestibili.

  • Scolate la pasta e mettetela nella padella con le zucchine, unite un filo d’olio extra vergine d’oliva, il Parmigiano Reggiano grattugiato e velocemente mantecate bene;  il Parmigiano con l’acqua di cottura delle zucchine deve fare un’emulsione cremosa. 

Impiattate le tagliatelle e guarnite con pochi petali di fiori commestibili.


Ecco pronte le mie Tagliatelle “Prato Fiorito”!

Belle e buone!


E …  Buon appetito!  Antonella


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